birra artigianale

Birra calabrese in fermento

Il mondo della birra calabrese più che mai, è il caso di dirlo, in fermento. Collaborazioni che nascono, Beer Firm che evolvono nel loro percorso, festival innovativi, sicuramente per la Calabria, premi e riconoscimenti, nuove birre, nuovi gusti. Tanto tanto fermento, appunto, ma tutto con un unico obiettivo, quello di far conoscere la birra artigianale, lontana anni luce da quella industriale, ma non per questo “buona solo per le degustazioni degli addetti ai lavori”. 

Birra artigianale amica e ingrediente di piatti semplici così come di quelli che fanno l’occhiolino alla cucina gourmet. Serve ricerca e studio anche da parte di chi la propone per riuscire ad enfatizzare cibo e bevanda, facendo comprendere di cosa si tratta e non del semplice mais, componente prevalente in quelle industriali. 

E così cambiano gli approcci e gli appassionati e di conseguenza i curiosi aumentano e vogliono sperimentare. Sarà per questo che a Giuseppe Salvatore Grosso Ciponte, degustatore e relatore di birra, co-fondatore (insieme a Giulia Secreti) del sito dodimalto.it, responsabile in Calabria per WhiskyClubItalia, fra i collaboratori della Guida alle birre d’Italia 2019 di SlowFood, è venuta l’idea della prima edizione del “Do di Malto Beer Festival” svoltosi il 22 giugno a Belvedere Marittimo. Una giornata scandita da laboratori sulla pasta calabrese, l’home brewing, i cocktail&beer, tra stand di cibo e birra proveniente da tutta la Calabria e musica. Una prima edizione che ha suscitato interessa e partecipazione, ricca di spunti, base fondamentale per la seconda edizione della quale si sta già discutendo. 

Birra artigianale che porta anche a collaborazioni tra micro birrifici, J4 di Caulonia e Limen di Siderno  e pub indipendenti Officina Pub - Piccolo Avamposto Birrario di Locri e Bark – beer&bbq di Gioiosa Ionica,  dalle quali nascono progetti con respiri a lungo termine. Stiamo parlando di BLU, Birrai della Locride Uniti che come obiettivo hanno quello di dare più visibilità alla birra artigianale, facendola conoscere dai tanti che una volta assaggiata non berranno altro, invertendo la tendenza e liberare la birra artigianale da preconcetti e falsi miti che la rendono una cosa strana e difficile, un prodotto di nicchia. Progetti che si concretizzano con la prima birra a marchio BLU, dal nome “Morirovu”. Si chiama così perché l’ingrediente scelto per caratterizzarla sono state le more di rovo, realizzando una birra con solo malto di frumento e more, dal basso tenore alcolico e dalla bevuta estremamente facile, così da accompagnare al meglio le calde giornate estive. 

E ancora i premi che fanno tanto bene quando credi nel prodotto a cui stai dedicando il tuo tempo. La birra scura "Darkana", prodotta a Zagarise dalla Gladium, con segale jermana bio, stile Robust Porter da 5.6 gradi, ha ottenuto il terzo posto nella categoria “Alta fermentazione” alla settima edizione del “Premio Cerevisia” svoltosi a Roma. Un concorso bandito dalle Camere di Commercio dell’Umbria, dalla Regione Umbria, dall’Università di Perugia e patrocinato dal Ministero delle politiche agricole. I premi si assegnano attraverso un giudizio che prevede analisi chimico fisiche e con degustatori professionisti che assaggiano le birre in concorso.