fichi d'india

Fichi d'india belli e buoni

“Lui sta lì, aggrappato in alto, gli occhi semichiusi nella vampa d’eterno mezzogiorno, sognando latitudini arancioni perfettamente asciutte, e intanto i succhi profondi della terra – che comunicano misteriosamente con le correnti sottomarine, i sali sommersi, i bracieri del cuore del pianeta – si mescolano ribollendo e prendono la rincorsa verso l’alto, verso la morsa zuccherina che promette di sbocciare, estrema e incoronata di spine, sugli angoli imprecisati dell’isola”. Elogio al fico d’india – dal blog “Manginobrioches - Il cuore ha più stanze d'un casino” (https://manginobrioches.wordpress.com/2005/10/24/elogio-del-ficodindia/). 

Parole che raccontano un frutto, parole che raccontano popoli del sud. Originaria del Messico, la pianta del Fico d’india si è ambientata benissimo nel bacino del Mediterraneo tanto da diventare simbolo di questa parte del Mondo. La leggenda vuole che gli Aztechi lo donassero insieme all’oro, pianta sacra e simbolica. 
Con le pale, le caratteristiche foglie carnose con le spine, con i fiori dai petali giallo carico e poi con i frutti di diversi colori è unico e inimitabile. 

Bello da vedere, buono da mangiare. Anche se per qualcuno la difficoltà nel sbucciarlo o i semi che si ritrovano nella polpa sono un deterrente forte. Se si riesce ad andare oltre tutto apparirà più bello e, appunto, buono, ancora di più venendo a conoscenza delle proprietà dimagranti. 

Il frutto contiene grandi quantità di potassio, magnesio e calcio, vitamina A, vitamine del gruppo B e vitamina C. Il succo è diuretico e lassativo e le foglie sono fonte di fibra solubile e insolubile, di vitamine e di minerali. Il fico d’India è dimagrante. La presenza di mucillagini modera l’appetito, regolarizza l’indice glicemico, donano un senso di sazietà: una volta ingerite, creano una sorta di gelatina che, espandendosi, placa il senso di vuoto allo stomaco. Inoltre, le fibre rallentano l’assorbimento degli zuccheri a fine pasto, facendo mantenere più a lungo il senso di sazietà.