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Le mele croccanti dello Zomaro

Sfatare luoghi comuni. Decidere consapevolmente che questa terra può fare di più malgrado le sue idiosincrasie e contraddizioni. Una semplice mela può contribuire a questo! Le Zomarelle, che prendono il nome dalla montagna che le nutre, lo Zomaro, sono una realtà in espansione, simbolo di quei calabresi che, con i denti e con le unghie, rimangono attaccati a questa regione nonostante tutto.

La cooperativa “Zomaro Resort”, pensata nel 2010 grazie alla possibilità di partecipare ad una misura del Psr, è stata realtà solo dopo tre anni. L’imprenditore Nino Cento e i diciannove ragazzi coinvolti nell’iniziativa hanno dovuto lottare non poco per vederla realizzata. Una lotta contro la burocrazia troppo macchinosa e una lotta, ancora più grande, contro l’arroganza criminale, che nonostante la tentata estorsione ha sortito una denuncia agli ndranghetisti, con conseguente arresto di alcuni di loro, vivere sotto scorta e tanti sacrifici. Sacrifici che in qualche modo iniziano a essere ripagati con l’avvio della produzione.

Un ettaro di mele con cinque varietà,  impiantate a marzo 2018 e già andate in produzione. Le mele sono state acquistate in piazza a Cittanova a settembre. Dal terzo anno di produzione si prevedono dai 400 ai 600 quintali. In un ettaro sono stati impiantati 3850 alberi, non sottoposti ad alcun trattamento, il prodotto è realmente biologico. Le mele piccole, dolci, succose e croccanti crescono in un terreno che si trova a 950 mt tra il Mar Ionio e il Mar Tirreno.

Ma questo frutto non è l’unico ad essere prodotto, in 10 ettari sono stati impiantati mirtilli e lamponi e in altri 10 le nocciole. Il raccolto di frutti rossi nel 2015 è stato distrutto dalle “vacche sacre” e solo grazie alla Prefettura è stato possibile per la cooperativa rialzarsi economicamente e proseguire nel cammino intrapreso.

Tanti i progetti nel futuro della “Zomaro Resort”, un parco avventura, una fattoria didattica, la possibilità che le mele vengano gustate sulle nave da crociera e ancora, con il Centro Italiano vivai che ha curato l’impianto, in considerazione dell’importante risultato raggiunto con le mele da marzo ad oggi, si avvierà un centro di sperimentazione di mele.

«L’onestà, la caparbietà ed il voler vivere nella normalità, questi sono i risultati e questi sono i frutti – racconta l’imprenditore Nino Cento – è arrivato il giorno delle mele della onestà e sopratutto della legalità quella vera, non delle chiacchiere».

 

https://apostrofiasud.wordpress.com/2018/10/01/le-mele-croccanti-dello-zomaro/