Azienda Nesci, amore e impegno per la propria terra

Miglioramento della qualità dei prodotti, ottimizzazione dei processi e dei relativi costi, miglioramento della sicurezza e della qualità del lavoro, incremento occupazionale, miglioramento dell’impatto ambientale e conservazione dei paesaggi tradizionali, ottenimento di prodotti nuovi a miglior penetrazione del mercato per rapporto tra qualità e prezzo, crescita della potenzialità produttiva e del fatturato e integrazione del progetto con l’aspetto di valorizzazione del territorio. 

Questa la mission dell’Azienda Agricola Nesci, una famiglia di origini messinesi che si trasferisce a Palizzi nel corso del XVII secolo e poi a Reggio Calabria. Un’attività che si tramanda da oltre cinque generazioni e oggi è gestita da Francesco Saverio e dalle figlie che danno, in base alle loro professionalità, un apporto decisivo.  

L’azienda comprende vigneti, uliveti e bergamotteto. Nove ettari di vigneti tutti rivolti a mezzogiorno con affaccio sul mare. Di questi, tre ettari sono dedicati a vitigni internazionali quali merlot, sirah e cabernet e il resto piantato a nerello calabrese e nocera. L’esposizione sul mare e la cura biologica delle uve rendono il vino prodotto molto territoriale, concetto tanto caro ai francesi che, in effetti, fa la vera differenza. Il risultato sono vini che possono contare su vivacità di colore, equilibrio e profumi identificativi.  Oltre al vino l’azienda Nesci ha da sempre puntato sul bergamotto, coltivato già alla fine dell’800. Negli anni si è provveduto alla sostituzione dei vecchi impianti. 

Il vecchio catoio del 1896, sempre a Palizzi, è stato sottoposto ad un restauro conservativo diventando la nuova cantina con magazzino, sala degustazione, barricaia e uffici.  La cantina è stata pensata per avere tutto il necessario affinché il vino possa maturare e raggiungere il suo massimo, infatti è stata dotata di tutti gli strumenti più nuovi esistenti in questo settore. Hanno predisposto nella foresteria l’appartamento Ulivo una “casa in cantina sul mare della Calabria”. 

Curati in ogni particolare i vini si presentano con delle etichette identificative. Sembrano essere, infatti, antichi bozzetti di un prozio, raffiguranti gentiluomini di un tempo, ritrovati durante la ristrutturazione di una casa e utilizzati per raccontare i vini prodotti in un territorio unico.